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L'attuale dibattito sulla necessità di declinare il trinomio energia-ambiente-sviluppo nell'ottica di salvaguardia del pianeta, risparmio di risorse, garanzia di condizioni di comfort e sicurezza degli individui, pone in evidenza la necessità di individuare appropriate strategie progettuali e metodi di intervento in grado di cogliere l'opportunità di configurare nuovi ambienti costruiti. Si tratta di tradurre le linee di ricerca europee in ciascun contesto geografico dei paesi membri e di interpretarle secondo i caratteri locali, materiali e immateriali, degli ambienti antropizzati. In questo scenario si colloca il progetto di ricerca smart case "Soluzioni innovative multifunzionali per l'ottimizzazione dei consumi di energia primaria e della vivibilità indoor nel sistema edilizio" (PON R&C 2007-2013), di cui si illustrano, nel testo, i primi risultati. Nel caso specifico, il contributo dei ricercatori del Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II, è risieduto nell'individuazione di strategie progettuali per l'ottimizzazione dei consumi di energia primaria e della vivibilità indoor relativamente al patrimonio edilizio esistente e agli edifici di nuova costruzione agendo principalmente sull'involucro edilizio attraverso l'incremento dell'efficienza dei sistemi attivi, l'approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili e la gestione del sistema edificio-impianto in riferimento alla verifica del grado di integrabilità dei componenti progettati in termini di resa prestazionale (ambientale, tecnologica ed economica).